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Le relazioni strategiche tra Italia e Stati Uniti Passato, presente e futuro di un’alleanza di mutui benefici

Questo position paper, presentato durante il Forum “Intelligence on the World, Europe and Italy” tenutosi a Cernobbio, è stato redatto da The European House – Ambrosetti, in collaborazione con la National Italian American Foundation (NIAF). Con il contributo di esponenti di governo, istituzioni ed esperti, il contributo analizza il rapporto strategico tra Stati Uniti e Italia e individua le prospettive di come questo rapporto, grazie alla complementarità industriale e ai valori geopolitici condivisi, possa essere ulteriormente rafforzato in questo tempo di mutare gli scenari globali. Anche Michael R. Pompeo, Segretario di Stato americano dal 2018 al 2021, è stato uno dei commentatori dello studio.


Cernobbio , 2 settembre 2022.

Il Position Paper “Le relazioni strategiche tra Italia e Stati Uniti. Passato, presente e futuro di un’alleanza che offre benefici reciproci” sarà presentato oggi durante il panel “Country Focus USA”. I relatori sono Michael R. Pompeo (70° Segretario di Stato degli Stati Uniti), Lindsey Graham (Senatrice degli Stati Uniti della Carolina del Sud) e Kathleen Kennedy Townsend (Presidente del Robert Kennedy Memorial ed ex Governatore del Maryland). Modererà il panel Maurizio Molinari (Direttore Responsabile La Repubblica ).

Il rapporto strategico tra Italia e Stati Uniti ha radici profonde che affondano nella storia. La loro prima interazione ebbe inizio nel XVIII secolo, prima dell’Unità d’Italia. Da un lato l’Italia ha contribuito a forgiare l’identità culturale degli Stati Uniti e gli italo-americani sono ancora oggi il quarto gruppo etnico di origine europea. Dall’altro, gli Stati Uniti sono stati uno dei protagonisti della rinascita italiana durante la ricostruzione del secondo dopoguerra, dove l’Italia ha svolto un ruolo strategico di “pilastro dell’Occidente” grazie alla sua posizione di punto di accesso al Africa e influenza nei Balcani.

Oggi gli Stati Uniti sono il n. 3 partner commerciale e il maggiore extraeuropeo con un saldo commerciale positivo a favore di quest’ultimo, pari a 39,3 miliardi di dollari nel 2021, e una curva di crescita costante negli ultimi trent’anni. Allo stesso modo, l’Italia è il n. 14 partner commerciale degli Stati Uniti nel mondo e n. 2 a livello europeo, seconda solo alla Germania.

Anche le statistiche relative agli investimenti diretti esteri sono coerenti con questo. Nel 2020 dall’Italia sono affluiti negli Stati Uniti stock di investimenti per 38 miliardi di dollari, a fronte dei 31 miliardi di investimenti americani in Italia, con ulteriori margini di sviluppo visto che l’Italia, con le sue competenze e tecnologie, potrebbe essere uno dei partner chiave degli Stati Uniti negli ambiti della sostenibilità e della transizione verde (l’Italia è al sesto posto al mondo per export di tecnologie rinnovabili), e gli americani potrebbero svolgere un ruolo di supporto nella transizione 4.0 delle imprese manifatturiere italiane.

Un’altra area di cooperazione strategica è l’industria della difesa. Gli Stati Uniti sono sempre stati il n. 1 Paese al mondo per spesa per il sistema di difesa. L’Italia contribuisce a questa spesa anche attraverso i suoi campioni nazionali, Leonardo (dodicesima azienda della difesa al mondo e n. 1 in Europa) e Fincantieri (n. 1 in Europa nella cantieristica e sesta al mondo per dimensione). Con oltre 760 milioni di euro, gli Stati Uniti sono anche il n. 2° Paese per l’export italiano dell’industria della difesa, che nel 2021 ha raggiunto quota 4,7 miliardi di euro. Questa solida partnership commerciale si riflette anche in una serie di programmi di approvvigionamento esistenti tra i due paesi, come gli elicotteri C130J e C127J (velivoli da trasporto) e TH37-A, tutti di produzione italiana, e i tanker KC-767 (velivoli di fabbricazione americana). aerei da rifornimento in volo). Infine, l’Italia è stata la prima nazione dell’Unione Europea ad acquistare il caccia americano F-35 di nuova generazione (scelto recentemente anche dalla Germania), parzialmente costruito in Italia. Inoltre, nel 2020, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha dato il via libera a un contratto da 795 milioni di dollari tra la US Navy e Marinette Marine (FMM), una controllata di Fincantieri con sede negli Stati Uniti, per progettare e costruire la prima fregata lanciamissili della classe degli Stati Uniti Programma FFG(X) della Marina.

Un altro importante contributo industriale alla partnership è quello aerospaziale. L’Italia è, infatti, la sesta potenza spaziale al mondo con una propria Agenzia spaziale e Paese membro dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), di cui è la n. 2 contributore in termini di prodotto interno lordo. Con un’industria che vale oltre 2 miliardi di euro all’anno, l’Italia dispone di tecnologie e risorse umane che potrebbero supportare gli Stati Uniti nella prossima corsa allo spazio, dominio geopolitico del futuro.

Sul fronte geostrategico, anche in considerazione dell’evoluzione degli scenari e degli spostamenti degli equilibri internazionali, vi sono alcuni ambiti in cui una più forte alleanza tra Italia e Stati Uniti potrebbe creare reciproci vantaggi.

La prima prevede il rafforzamento del fianco meridionale della NATO e la stabilizzazione delle regioni del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA), aree che hanno registrato un forte aumento dell’instabilità. L’Italia è una delle dodici nazioni fondatrici dell’Alleanza Atlantica, la n. 5 (27 miliardi di euro nel 2021 destinati a salire a 38 miliardi), insieme a Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Francia, e il n. 2° Paese al mondo dopo la Germania per numero di soldati americani di stanza. Tutto ciò ne fa un caposaldo dell’Alleanza per la difesa e la pace internazionale. Grazie alla sua posizione geografica (una sorta di piattaforma in mezzo al Mar Mediterraneo), l’Italia è, quindi, l’avamposto ideale da cui la NATO può presidiare queste aree, ma anche come risorsa degli altri Stati membri dell’Unione Europea. Inoltre, in quanto piattaforma mediterranea, l’Italia è in una posizione preziosa per monitorare l’area Indo-Pacifico dal traffico da e per quell’area proveniente dal Canale di Suez.

Anche per quanto riguarda il Nord Africa, grazie all’ampia partecipazione alle missioni di peacekeeping e peacebuilding in quell’area e alle ramificazioni diplomatiche, l’Italia potrebbe essere un canale di stabilizzazione per gli Stati Uniti in quell’area, preannunciando un potenziale futuro per l’Africa come “next factory of the future” e la creazione di una nuova catena del valore, alternativa al Far East, con evidenti vantaggi per entrambi i Paesi.

La presenza dell’Italia nelle missioni di pace è di particolare importanza a livello mondiale. Attualmente l’Italia partecipa a oltre 30 missioni, sia civili che militari (ONU e NATO), dispiegando oltre 7.300 soldati (l’Italia è il primo contributore occidentale di personale alle missioni ONU). Stimate in tutto il mondo per la loro capacità di comunicare ed entrare in empatia con chi vive nelle zone in cui sono schierate, le Forze Armate italiane all’estero rappresentano un contributo tangibile al successo di qualsiasi operazione di questo tipo, anticipatrice della stabilizzazione dell’ospitante paese e il suo successivo sviluppo economico e sociale.

Secondo Lorenzo Tavazzi, Partner di The European House – Ambrosetti: “Il Position Paper è di grande valore conoscitivo e comprensivo perché sistematicamente organizza ed evidenzia quanto il rapporto tra Italia e Stati Uniti sia di fondamentale valore strategico e unico nel mettere insieme una solida base culturale e valori condivisi , sinergia industriale integrata nei settori trainanti del futuro (dalla sostenibilità allo spazio) e capacità di intervento e sicurezza nei teatri strategici, a partire dal Mediterraneo e dall’area post-sovietica, che possono garantire una nuova e prospera fase della globalizzazione. la nuova competizione tra grandi potenze, questo rapporto speciale tra Italia e Stati Uniti, che è stato un caposaldo dell’ordine mondiale, deve non solo essere mantenuto, ma rafforzato per generare valore e benefici in un’ottica ‘win-win'”.

Secondo Robert E. Carlucci, Presidente della National Italian American Foundation – NIAF, “Questo documento di posizione ha il prezioso scopo di dimostrare perché l’Italia merita di essere annoverata tra gli alleati più importanti, risoluti e capaci dell’America. Non solo il Paese è una superpotenza culturale e di stile di vita che usa il suo soft power per portare avanti un’agenda comune italo-americana, è anche un Paese con il notevole patrimonio di hard power di un formidabile esercito e di un’industria della difesa di prim’ordine che hanno costantemente servito a rafforzare gli interessi dell’Occidente.Inoltre, le numerose imprese impressionanti del corpo diplomatico italiano nell’ambito del conflitto La risoluzione costituisce un omaggio al Paese che ha dato vita al concetto stesso di sistema diplomatico durante il Rinascimento.L’alleanza italo-americana è un’alleanza forgiata da una fonte di valori comuni radicati nella civiltà occidentale e nutriti da secoli di fertilizzazione incrociata della società. è una partnership destinata a riflettere grandi vantaggi su entrambe le sponde dell’Atlantico mentre continua ad approfondirsi e consolidarsi”.

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La Casa Europea – Ambrosetti
The European House – Ambrosetti è un Gruppo professionale, attivo dal 1965, che negli anni è cresciuto notevolmente, grazie anche al contributo di molti dei suoi Partner, sviluppando numerose attività in Italia, in Europa e nel resto del mondo. Da oltre 50 anni opera al fianco delle imprese italiane e multinazionali e ogni anno fornisce consulenza a circa 1.200 clienti, tra cui più di 200 scenari strategici e studi rivolti a istituzioni e imprese italiane ed europee e circa 120 progetti per imprese familiari . Inoltre, ogni anno circa 3.000 esperti italiani e internazionali sono coinvolti nei 500 eventi che organizza per oltre 15.000 manager che segue nei loro percorsi di crescita personale e professionale.

Fondazione Nazionale Italo Americana – NIAF
La National Italian American Foundation (NIAF) è un’organizzazione statunitense senza scopo di lucro con sede a Washington, DC NIAF è dedicata a servire la comunità italo-americana negli Stati Uniti lavorando per preservare la sua eredità e cultura promuovendo un’immagine positiva e il patrimonio degli italo-americani. In qualità di principale organizzazione italo-americana negli Stati Uniti, la NIAF lavora instancabilmente per rafforzare i legami tra i due paesi. Grazie alla sua vasta adesione, NIAF è in grado di fornire un programma di borse di studio per giovani italo-americani, organizzare visite culturali in Italia per studenti universitari e raccogliere fondi per la comunità italo-americana anche per soccorsi in caso di emergenza e calamità.

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