Dichiarazione ufficiale della National Italian American Foundation sulla glorificazione mediatica della copertura di Gotti

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Contatto: Elissa Ruffino (NIAF) 202/939-3106 202/939-3106 o elissa@niaf.org


(WASHINGTON, DC – 26 giugno 2002) La recente copertura del funerale di John Gotti è servito come vivido promemoria di come i media abbiano un fascino particolare per le figure della criminalità organizzata. La copertura nella nostra mente era inappropriata nella sua proporzione, offensiva per le persone rispettose della legge e insensibile per le vittime di John Gotti.

Come organizzazione italoamericana ci offendiamo perché questa frenesia mediatica è servita a rafforzare uno stereotipo ferocemente falso secondo cui il crimine organizzato è l’unica provincia degli italoamericani, nonché una delle principali caratteristiche identificative della nostra comunità. Questa potrebbe essere una deduzione logica. I media, ad esempio, presteranno un’attenzione simile quando in futuro perderemo leader come Geraldine Ferraro o l’autore Gay Talese o il famoso ricercatore sull’AIDS Anthony Fauci?

Siamo sconvolti dall’eccessiva quantità di copertura offerta a Gotti, nonché dagli articoli e dalle colonne comprensivi scritti su qualcuno che era prima di tutto un assassino e uno spacciatore. Gli italoamericani ordinari sono respinti da artisti del calibro di John Gotti. Questo dovrebbe essere il messaggio che i media capiscono della nostra comunità.

Speriamo che la glorificazione della folla da parte dei media come John Gotti abbia trovato la sua ultima dimora.