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SFRUTTARE IL POTERE DELLA DIASPORA ITALIANA GLOBALE COME GESTIRE STRATEGICAMENTE UN ASSET DI VALORE PER IL SISTEMA-PAESE

PER IL RILASCIO IMMEDIATO

Il presente Position Paper, presentato nel corso della 49a edizione del Forum “L’intelligence sul mondo, l’Europa e l’Italia” tenutosi a Cernobbio, è stato preparato da The European House – Ambrosetti, in collaborazione con la National Italian American Foundation (NIAF). Con il contributo di esponenti delle istituzioni ed esperti, il contributo analizza l’importanza strategica per l’Italia della rete rappresentata dalle popolazioni di origine italiana nel mondo, attraverso un esame delle origini e della storia recente della diaspora italiana globale, con particolare focus sulle aree di maggiore presenza – come gli Stati Uniti d’America (US) e il Sud America – e offre proposte per valorizzare questo diffuso “asset” della diaspora italiana alla luce delle sfide poste dall’evoluzione dello scenario internazionale.

(Cernobbio, Italia – 2 settembre 2023) – Il Position Paper “Sfruttare il potere della diaspora italiana globale. Come gestire strategicamente un asset prezioso per il sistema-Paese” sarà presentato nel panel “Ripensare la globalizzazione”. I relatori sono Arancha González Laya (Preside della Scuola di Affari Internazionali di Parigi), Chris Miller (Professore di Storia Internazionale, Fletcher School of Law and Diplomacy, Tufts University; autore di Chip Wars), Joseph Stiglitz (Professore della Columbia University; Premio Nobel per Scienze Economiche). Modererà il panel Federico Rampini (scrittore e opinionista).

La diaspora italiana è un fenomeno di emigrazione su larga scala avvenuto tra il XIX e il XX secolo, quando quasi 30 milioni di italiani lasciarono il Paese e, di questi, più di 18 milioni non fecero mai ritorno in patria. Grazie ai flussi migratori del passato, oggi l’Italia può contare su una rete di oltre 80 milioni di persone di origine italiana profondamente radicate in alcune aree chiave del mondo, a partire dalle Americhe, ma anche in Europa o in Australia, più un ulteriori 5,8 milioni di concittadini residenti all’estero, che potranno dare il loro contributo alle comunità di emigrati italiani già presenti, o crearne di nuove.

La distribuzione globale della diaspora italiana ha contribuito a diffondere “l’impronta” italiana all’estero. Infatti, gli emigranti italiani e i loro discendenti nel mondo contribuiscono a promuovere l’identità italiana nei diversi paesi e fungono da ponte tra l’Italia e il resto del mondo. In termini economici si può stimare che il loro valore economico superi i 2.500 miliardi di euro, di cui il 93,4 per cento del totale si riferisce ai discendenti italiani nelle Americhe, l’area geografica che ne ospita il maggior numero. I discendenti italiani rappresentano un’opportunità di sviluppo a tutto tondo per l’Italia: promuovere la reputazione del Paese di origine in quello di destinazione è un contributo molto importante che i discendenti italiani danno al posizionamento dei prodotti “Made in Italy”; il potenziale del “turismo delle radici” può valere per l’Italia oltre 90 miliardi di euro (quasi 200 miliardi di euro considerando gli effetti diretti e indotti); i programmi di formazione in Italia dedicati alle comunità diasporiche possono aiutare il Paese a migliorare la sua attrattiva e a costruire legami strategici a lungo termine; e il ruolo influente delle comunità di discendenti italiani nei paesi di insediamento può svolgere un ruolo chiave nello stimolare un sostegno positivo per l’Italia.

Negli ultimi tempi, l’Italia ha studiato il ruolo e il valore della sua diaspora nel mondo, e la questione ha ricevuto un crescente riconoscimento nell’agenda formale del Paese. Paesi come Cina e Francia interpretano da tempo le loro diaspore come leve per la crescita e lo sviluppo attraverso specifiche strategie di impegno e mobilitazione. Il Position Paper identifica quindi proposte politiche specifiche per mobilitare le comunità diasporiche italiane.

Un primo punto di azione per aumentare il coinvolgimento della diaspora italiana è la promozione dell’immagine dell’Italia all’estero. Una comunicazione più completa ed efficace alle comunità della diaspora può essere sia uno strumento di coinvolgimento, stimolando la curiosità e il desiderio di saperne di più sulla realtà attuale del paese di origine dei loro antenati, sia uno strumento di mobilitazione, attraverso la fornitura di informazioni che le comunità della diaspora stessi possono valorizzarsi in base al contesto dei paesi in cui sono radicati.

Un secondo ambito di intervento è la promozione della lingua italiana all’estero, che costituisce uno dei principali strumenti di influenza culturale a disposizione dell’Italia. La rete degli Istituti Italiani di Cultura (ICC) rappresenta uno strumento operativo di primaria importanza e necessita di essere ulteriormente rafforzato. Ad esempio, gli istituti francesi (Institut Français) e inglesi (British Council) hanno un livello di diffusione pari a 2,5 volte quello dei loro omologhi italiani; quelli in Germania (Goethe-Institut) 1.8x, e in Cina (Istituto Confucio) conta oltre 540 sedi contro le 85 dell’Italia.

Un’ulteriore importante area di miglioramento riguarda la questione della doppia cittadinanza, che è un elemento essenziale di una strategia efficace per connettere o riconnettersi con le popolazioni della diaspora. Trattando i discendenti italiani come parte di una “nazione estesa” la probabilità che si possa creare un legame benefico e duraturo è sostanzialmente più elevata. Ad oggi i tempi necessari per ottenere la cittadinanza italiana sono lunghi. È prioritario potenziare la rete dei consolati garantendo risorse umane e fondi adeguati.

Un quarto ambito di azione è il rafforzamento delle relazioni tra l’Italia – intesa come l’insieme del suo quadro governativo e istituzionale a livello nazionale e regionale – e le associazioni delle comunità diasporiche italiane nel mondo. Fare in modo che queste organizzazioni siano finanziate attraverso fonti private (ad esempio, quote associative, donazioni e crowdfunding), ma anche con lo stanziamento di fondi pubblici (come sta facendo, ad esempio, la Francia), può essere un obiettivo importante per garantire vitalità organizzativa e risorse finanziarie. resilienza e, attraverso ciò, salvaguardare il loro contributo verso il paese di origine.

Una quinta area di empowerment è il sostegno e lo sviluppo di programmi e iniziative nel campo della ricerca e della formazione, con il coinvolgimento di università italiane, strutture di ricerca e associazioni di ricercatori italiani all’estero. La cultura in senso lato può, infatti, rappresentare il “collante” trasversale delle tante “anime” della diaspora italiana, e le attività di formazione e ricerca rappresentano un canale privilegiato ed efficace di coinvolgimento di questa rete per il reciproco vantaggio del Paese. . In questo ambito esistono alcune esperienze che offrono modelli da ulteriormente adattare e diffondere, come l’iniziativa dell’Università Luiss in partnership con NIAF nell’offerta di borse di studio per studenti stranieri di origine italiana.

Secondo Mariangela Zappia, Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti d’America, “Dal nostro punto di vista negli Stati Uniti, una nazione che ospita oltre 17 milioni di italoamericani e che continua ad accogliere migliaia di italiani negli ultimi anni, per fare un tuffo nel passato e presente delle diaspore italiane, e riflettere su come sfruttare appieno il loro potenziale, è un obiettivo che è al centro della politica estera del Governo italiano, sotto la guida del Vice Primo Ministro e Ministro degli Esteri Tajani. Pertanto, accogliamo calorosamente il Position Paper di NIAF e The European House – Ambrosetti “Harnessing the power of the global Italian diaspora” come un prezioso contributo su come rafforzare il nostro impegno con gli italoamericani e gli italiani negli Stati Uniti, a beneficio del nostro straordinario partenariato bilaterale”.

Secondo Lorenzo Tavazzi, Partner e Responsabile dello Sviluppo Internazionale, The European House – Ambrosetti: “L’Italia è stata e rimane un Paese ad alta mobilità di persone e le diaspore non dovrebbero più essere viste come “talenti perduti”, ma come asset consolidati. La diaspora italiana si diffonde dalle Americhe, all’Europa, all’Africa e all’Australia e il successo della sua integrazione nei paesi di destinazione ha contribuito a radicare un forte DNA di italianità. L’Italia non ha prestato sufficiente attenzione a questi collegamenti e sono necessarie strategie di dialogo continuo tra l’Italia e le comunità della sua diaspora. In un periodo di grande e profondo cambiamento che il mondo sta vivendo, lo sviluppo prospero e sostenibile dell’Italia può essere concretamente sostenuto dalla valorizzazione e dal coinvolgimento della comunità di origine italiana nel mondo.”

Secondo Robert E. Carlucci, Presidente della National Italian American Foundation – NIAF, “La diaspora italiana è un elemento indispensabile della posizione dell’Italia nel mondo oggi. La diaspora funziona come una rete di ambasciatori e influencer che ha contribuito a rendere popolari gli aspetti essenziali dell’italianità in tutto il mondo. Inoltre, la diaspora serve all’Italia come catalizzatore per lo sviluppo commerciale e come serbatoio di influenza politica e morale. In breve, la diaspora costituisce una risorsa di valore unico nel portafoglio del soft power italiano. Per questo motivo, la diaspora italiana merita un sostegno tangibile e significativo da parte del governo italiano in modi nuovi e innovativi”.

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A proposito di The European House – Ambrosetti
The European House ‒ Ambrosetti è un gruppo leader nella consulenza direzionale con oltre 1.300 Clienti pubblici e privati ​​serviti ogni anno. Fondata nel 1965, ha sede a Milano e dispone di una rete di uffici esteri in 18 paesi in Europa e nel mondo. Inoltre, The European House – Ambrosetti è supportata da una serie di alleanze strategiche e da una rete esterna di advisor di fama internazionale. The European House – Ambrosetti opera anche come Think Tank sviluppando temi e proposte a sostegno del dibattito su questioni critiche che toccano l’agenda dei leader aziendali in Italia, Europa e nel mondo. The European House ‒ Ambrosetti è stato nominato – nella categoria Best Private Think Tanks – il n. 1 Think Tank in Italia, il n. 4 nell’Unione Europea e tra gli indipendenti più rispettati al mondo su 11.175 a livello globale nell’ultimo “Global Go To Think Tanks Report” dell’Università della Pennsylvania. The European House – Ambrosetti è stata riconosciuta dal Top Employer Institute come uno dei 141 Top Employers 2023 in Italia.

A proposito della NIAF
La National Italian American Foundation (NIAF), con sede a Washington, DC, è un’organizzazione americana senza scopo di lucro dedicata a servire come risorsa per la comunità italoamericana e lavora per preservare il patrimonio e la cultura italiana e promuovere un’immagine positiva e l’eredità della cultura italiana. Americani. Essendo la più importante organizzazione italoamericana negli Stati Uniti, la NIAF rafforza e potenzia i legami tra gli Stati Uniti e l’Italia. Grazie alla generosità dei membri NIAF, l’organizzazione fornisce anche sovvenzioni e programmi di borse di studio di alta qualità ai giovani italoamericani, viaggi storici in Italia per studenti universitari e raccoglie fondi per la comunità italoamericana e soccorsi in caso di calamità.

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Gabriella Mileti
Direttore dei Programmi Speciali e PR | NIAF
202-939-3116
gmileti@niaf.org